Sardegna2030 - Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile
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Modifiche a "Il Dibattito Pubblico: un processo partecipativo per migliorare il rapporto tra opere e territorio."
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- Data inizio evento
- 21/10/2022
- Promotore
- Regione Autonoma della Sardegna, Direzione Generale Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Servizio SVASI in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica AIP2
- Modalità di svolgimento dell'evento
- on
- Tipologia di evento
- Workshop/ Laboratorio
- A quali GOAL dell'Agenda2030 il tuo evento contribuisce? (Clicca su un GOAL e tieni premuto CTRL per selezionarne altri. Massimo 4 GOAL)
-
GOAL 9 - Imprese, innovazione e infrastruttureGOAL 17 - Partnership per gli obiettivi
- Descrivi brevemente il tuo evento (puoi inoltre inserire link a pagine social, al sito dell'evento e il tuo contatto telefonico).
Orario: 10:00-13:00
Il Dibattito Pubblico costituisce uno strumento essenziale di coinvolgimento delle comunità locali nelle scelte di localizzazione e realizzazione di grandi opere di rilevante impatto ambientale, economico e sociale sul territorio coinvolto.
Nasce sulla falsariga del débat public, procedura partecipativa istituita in Francia nel 1995 con una legge nazionale per le decisioni sulle grandi infrastrutture, poi modificata con leggi successive.
In Italia viene normato per la prima volta nel 2007 con la prima Legge Regionale della Toscana n.69 “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” e successivamente entra nell’ordinamento nazionale con il Codice dei contratti pubblici, D.lgs n.50 del 2016 (art.22), e con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 maggio 2018, n.76, che declina le modalità di svolgimento, le tipologie e le soglie dimensionali delle opere sottoposte a Dibattito Pubblico.
A partire dall’insediamento della Commissione nazionale dibattito pubblico, a fine dicembre 2021, si sono attualmente conclusi nel territorio nazionale otto dibattiti pubblici, e ne sono stati avviati altri cinque, per opere stradali, opere ferroviarie, una tramvia, uno stadio.
Grazie a questa importante sperimentazione e ad altre pratiche partecipative per la localizzazione di impianti, la discussione a livello nazionale sull’opportunità di coinvolgere le comunità locali sui progetti delle opere che possono avere forti impatti sul territorio è sempre più diffusa. Si osserva, anche a causa della crisi energetica, un rinnovato interesse per uno strumento che permette di ascoltare i territori e migliorare i progetti quando si è ancora in tempo per farlo e per prevenire il più possibile le contestazioni territoriali e le sindromi NimbY.
Il workshop illustra, con interventi di esperti e di coordinatori dei Dibattiti Pubblici, gli aspetti tecnici e metodologici dello strumento e alcune esperienze realizzate e in corso di attuazione in Italia.
Prendi visione dell'informativa sulla privacy disponibile aquesto link.
Contatti
sardegna2030@regione.sardegna.it
Dichiaro di aver letto
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- Regione Autonoma della Sardegna, Direzione Generale Assessorato della Difesa dell’Ambiente, Servizio SVASI in collaborazione con l’Associazione Italiana per la Partecipazione Pubblica AIP2
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- Descrivi brevemente il tuo evento (puoi inoltre inserire link a pagine social, al sito dell'evento e il tuo contatto telefonico).
Orario: 10:00-13:00 / workshop online
Il Dibattito Pubblico costituisce uno strumento essenziale di coinvolgimento delle comunità locali nelle scelte di localizzazione e realizzazione di grandi opere di rilevante impatto ambientale, economico e sociale sul territorio coinvolto.
Nasce sulla falsariga del débat public, procedura partecipativa istituita in Francia nel 1995 con una legge nazionale per le decisioni sulle grandi infrastrutture, poi modificata con leggi successive.
In Italia viene normato per la prima volta nel 2007 con la prima Legge Regionale della Toscana n.69 “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” e successivamente entra nell’ordinamento nazionale con il Codice dei contratti pubblici, D.lgs n.50 del 2016 (art.22), e con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 maggio 2018, n.76, che declina le modalità di svolgimento, le tipologie e le soglie dimensionali delle opere sottoposte a Dibattito Pubblico.
A partire dall’insediamento della Commissione nazionale dibattito pubblico, a fine dicembre 2021, si sono attualmente conclusi nel territorio nazionale otto dibattiti pubblici, e ne sono stati avviati altri cinque, per opere stradali, opere ferroviarie, una tramvia, uno stadio.
Grazie a questa importante sperimentazione e ad altre pratiche partecipative per la localizzazione di impianti, la discussione a livello nazionale sull’opportunità di coinvolgere le comunità locali sui progetti delle opere che possono avere forti impatti sul territorio è sempre più diffusa. Si osserva, anche a causa della crisi energetica, un rinnovato interesse per uno strumento che permette di ascoltare i territori e migliorare i progetti quando si è ancora in tempo per farlo e per prevenire il più possibile le contestazioni territoriali e le sindromi NimbY.
Il workshop illustra, con interventi di esperti e di coordinatori dei Dibattiti Pubblici, gli aspetti tecnici e metodologici dello strumento e alcune esperienze realizzate e in corso di attuazione in Italia.
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