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Sardegna2030 - Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile

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Bambini che piantano alberi

Avatar vania erby
21/11/2022 14:28  

Nome e cognome 
Vania Erby
Descrizione 

Date le recenti emergenze, che sconvolgono da tempo il nostro pianeta e la nostra regione, anche a causa dei cambiamenti climatici, e data la grave emergenza ambientale che interessa la nostra città e in particolare le periferie, connessa in particolare con l’abbandono indiscriminato di rifiuti nelle strade, un gruppo di cittadini e i loro bambini, residenti e non nel quartiere di Barracca Manna, sta portando avanti ormai da un tre anni un progetto di pulizia e riforestazione urbana volontaria auto-gestito per opporsi allo stato di degrado urbano che interessa il quartiere e come piccola azione per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Gli alberi sono gli unici strumenti naturali che l’ambiente ci offre per mitigare il clima e il microclima e per limitare l’impatto delle emissioni climalteranti, spesso eccessivamente alto all’interno delle nostre città. Il progetto denominato “Bambini che piantano alberi” (https://www.instagram.com/p/CJ1NJ_4Fdzh/?utm_source=ig_web_copy_link) nasce come iniziativa civica auto-organizzata di alcuni cittadini che, spinti dall’urgenza, si sono posti il problema di cercare di arginare, anche se in misura limitata, il crescente degrado ambientale in atto nel quartiere in cui vivono. Il progetto si fonda su principi di rigenerazione urbana e sociale partendo dall’ambiente come elemento chiave per l’attivazione di una nuova sensibilità ecologica in un contesto urbano in cui sono presenti sacche di marginalità sociale marcata. Il progetto si propone di coinvolgere la comunità locale e in particolare i bambini e le scuole nella realizzazione di aree verdi in aree degradate e spesso abbandonate, all’interno di questo contesto urbano. La riscoperta della natura e il contatto con essa, da parte di bambini e adulti, da realizzare attraverso attività di piantumazione di essenze vegetali, potrebbe innescare una nuova sensibilità ambientale indispensabile per affrontare le sfide che aspettano gli adulti di domani.

Il progetto nel complesso è orientato verso la sensibilizzazione dei cittadini affinché inizino a prendersi cura volontariamente delle aree degradate del loro quartiere, attraverso la realizzazione di attività di piantumazione, pulizia, innaffiamento. Lo scopo del progetto è quello di generare inedite forme di rispetto del bene comune ed innescare coesione sociale intorno al bene ambiente attraverso la cura degli spazi urbani, per aumentare non solo la nostra qualità di vita, ma anche quella delle generazioni che abiteranno questi luoghi. A questo scopo sono stati collocati anche dei cartelli realizzati dai bambini affinché ci fosse un maggior rispetto per le piante messe a dimora. Per creare interesse verso questi nuovi spazi urbani, dedicati alla collettività, abbiamo pensato di piantare anche dei bulbi di tulipani e altri fiori, il tutto all’interno di una delle aree di intervento maggiormente degradate. Lo scopo è quello di puntare anche sulla bellezza in quanto crediamo che anche questo aspetto sia un elemento che possa contribuire ad innescare la sensibilità ambientale di cui abbiamo parlato precedentemente. Uno dei problemi maggiormente rilevali e di elevata pericolosità per gli abitanti del quartiere è quella connessa all’abbandono di rifiuti. Spesso nelle aree in cui si è intervenuti, sino a questo momento, sono stati ritrovati ingombranti abbandonati e rifiuti pericolosi come tubi di cemento amianto, oltre a svariate quantità di rifiuti sparsi. Gli stessi sono sempre stati segnalati al servizio dell’URP del Comune di Cagliari e sempre rimossi.

LA STORIA

Questa è la storia di un piccolo progetto di comunità locale resiliente. Un circolo virtuoso attivato in un quartiere di Cagliari. Un progetto nato dalla volontà di alcuni individui, in un luogo dove le emergenze ambientali, sociali e culturali sono divenute terreno fertile per nuove sfide.

C’era quella della marginalità sociale e del degrado ambientale e culturale. Un contesto in apparenza poco fertile in cui pochi hanno provato a innestare semi di solidarietà e rispetto. Un luogo senza una identità comune, senza una comunità di persone che vi abiti dove la gente vive spesso isolata entro gli spazi più o meno ristretti della propria abitazione.

Un processo lento e graduale, originatosi dal bisogno, di prendersi cura della casa di tutti. Nato dalla presa di coscienza che la casa non può essere solo quella contenuta entro le mura in cui ciascuno di noi vive, ma deve essere un luogo condiviso con altri. L’azione ha innescato un cambio di prospettiva trasformando l’orizzonte.Gli alberi sono diventati le testimonianze viventi di una nuova voglia di prendersi cura di una casa più grande in cui vivere.

E’ importante raccontare le dinamiche e le sinergie sviluppatesi grazie alle persone che hanno deciso volontariamente di condividere il proprio tempo, energie, competenze e capacità nel tentativo di trasformare un quartiere senza identità in una comunità di persone e gli spazi abbandonati in beni comuni densi di storie e relazioni.

Le piccole azioni messe in atto hanno scardinato, giorno dopo giorno, il comportamento consolidato, portando piano piano un maggior numero di personea mettersi in gioco e ad agire.In questa storia di resilienza locale, gli alberi sono diventati testimonianze attive della necessità inconsapevole di prendersi cura di una casa comune innescando a poco a poco la nascita di una comunità animata da un nuovo senso civico e una nuova forma di rispetto per la terra e per il prossimo.

Descrizione interventi realizzati

Nei tre anni passati a seguito dell’analisi della cartografia comunale (PUC) e di accordi intrapresi con il Comune si è proceduto al recupero, pulizia e piantumazione nelle seguenti aree Vai Pirandello 2000 m2 Via Toti 4000 m2 Via Della Menta 1000 m2 siti a Pirri. Sono state piantate diverse essenze autoctone per le diverse aree di intervento. Nel complesso nel quartiere sono stati piantati:

·ANNO 2020 – 45 Alberi e 65 arbusti e essenze aromatiche;

·ANNO 2021 – 60 Alberi e 105 arbusti, 80 bulbi di Tulipano, diversi semi di girasole;

·ANNO 2022 – 50 alberi

gran parte degli alberi sono stati acquistati presso l’Ente Foreste al vivaio Bagantinus di Decimomannu.

A coronamento di questo progetto di condivisione estendedendo la sua impronta a tutta Italia si è ideato con altri patecipanti e si parteciperà allo stesso il prossimo 27 novembre all'ultima tappa del Giro di Italia di Plogging 2022. La raccolta sarà realizzata a Cagliari anche a Pirri in Via Pirandello una delle aree recuperate dal progetto. Si allega locandina dell'evento

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Gli alberi sono gli unici strumenti naturali che l’ambiente ci offre per mitigare il clima e il microclima e per limitare l’impatto delle emissioni climalteranti, spesso eccessivamente alto all’interno delle nostre città. Il progetto denominato “Bambini che piantano alberi” (https://www.instagram.com/p/CJ1NJ_4Fdzh/?utm_source=ig_web_copy_link) nasce come iniziativa civica auto-organizzata di alcuni cittadini che, spinti dall’urgenza, si sono posti il problema di cercare di arginare, anche se in misura limitata, il crescente degrado ambientale in atto nel quartiere in cui vivono. Il progetto si fonda su principi di rigenerazione urbana e sociale partendo dall’ambiente come elemento chiave per l’attivazione di una nuova sensibilità ecologica in un contesto urbano in cui sono presenti sacche di marginalità sociale marcata. Il progetto si propone di coinvolgere la comunità locale e in particolare i bambini e le scuole nella realizzazione di aree verdi in aree degradate e spesso abbandonate, all’interno di questo contesto urbano. La riscoperta della natura e il contatto con essa, da parte di bambini e adulti, da realizzare attraverso attività di piantumazione di essenze vegetali, potrebbe innescare una nuova sensibilità ambientale indispensabile per affrontare le sfide che aspettano gli adulti di domani.</p><p>Il progetto nel complesso è orientato verso la sensibilizzazione dei cittadini affinché inizino a prendersi cura volontariamente delle aree degradate del loro quartiere, attraverso la realizzazione di attività di piantumazione, pulizia, innaffiamento. Lo scopo del progetto è quello di generare inedite forme di rispetto del bene comune ed innescare coesione sociale intorno al bene ambiente attraverso la cura degli spazi urbani, per aumentare non solo la nostra qualità di vita, ma anche quella delle generazioni che abiteranno questi luoghi. A questo scopo sono stati collocati anche dei cartelli realizzati dai bambini affinché ci fosse un maggior rispetto per le piante messe a dimora. Per creare interesse verso questi nuovi spazi urbani, dedicati alla collettività, abbiamo pensato di piantare anche dei bulbi di tulipani e altri fiori, il tutto all’interno di una delle aree di intervento maggiormente degradate. Lo scopo è quello di puntare anche sulla bellezza in quanto crediamo che anche questo aspetto sia un elemento che possa contribuire ad innescare la sensibilità ambientale di cui abbiamo parlato precedentemente. Uno dei problemi maggiormente rilevali e di elevata pericolosità per gli abitanti del quartiere è quella connessa all’abbandono di rifiuti. Spesso nelle aree in cui si è intervenuti, sino a questo momento, sono stati ritrovati ingombranti abbandonati e rifiuti pericolosi come tubi di cemento amianto, oltre a svariate quantità di rifiuti sparsi. Gli stessi sono sempre stati segnalati al servizio dell’URP del Comune di Cagliari e sempre rimossi.</p><p>LA STORIA</p><p>Questa è la storia di un piccolo progetto di <strong>comunità locale resiliente</strong>. Un <strong>circolo virtuoso</strong> attivato in un quartiere di Cagliari. Un progetto nato dalla volontà di alcuni individui, in un luogo dove le emergenze ambientali, sociali e culturali sono divenute terreno fertile per nuove sfide.</p><p>C’era quella della <strong>marginalità sociale</strong> e del <strong>degrado ambientale e culturale</strong>. Un contesto in apparenza poco fertile in cui pochi hanno provato a innestare <strong>semi di solidarietà e rispetto</strong>. Un luogo senza una identità comune, senza una <strong>comunità di persone</strong> che vi abiti dove la gente vive spesso isolata entro gli spazi più o meno ristretti della propria abitazione.</p><p>Un processo lento e graduale, originatosi dal bisogno, di prendersi cura della casa di tutti. Nato dalla presa di coscienza che la casa non può essere solo quella contenuta entro le mura in cui ciascuno di noi vive, ma deve essere un luogo condiviso con altri. L’azione ha innescato un cambio di prospettiva trasformando l’orizzonte.Gli alberi sono diventati le testimonianze viventi di una nuova voglia di prendersi cura di una casa più grande in cui vivere.</p><p>E’ importante raccontare le dinamiche e le sinergie sviluppatesi grazie alle persone che hanno deciso volontariamente di condividere il proprio tempo, energie, competenze e capacità nel tentativo di trasformare un quartiere senza identità in una comunità di persone e gli spazi abbandonati in beni comuni densi di storie e relazioni.</p><p>Le piccole azioni messe in atto hanno scardinato, giorno dopo giorno, il comportamento consolidato, portando piano piano un maggior numero di personea mettersi in gioco e ad agire.In questa storia di resilienza locale, gli alberi sono diventati testimonianze attive della necessità inconsapevole di prendersi cura di una casa comune innescando a poco a poco la nascita di una comunità animata da un nuovo senso civico e una nuova forma di rispetto per la terra e per il prossimo.</p><h2>Descrizione interventi realizzati</h2><p>Nei tre anni passati a seguito dell’analisi della cartografia comunale (PUC) e di accordi intrapresi con il Comune si è proceduto al recupero, pulizia e piantumazione nelle seguenti aree Vai Pirandello 2000 m2 Via Toti 4000 m2 Via Della Menta 1000 m2 siti a Pirri. Sono state piantate diverse essenze autoctone per le diverse aree di intervento. Nel complesso nel quartiere sono stati piantati:</p><p>·<strong>ANNO 2020</strong> – 45 Alberi e 65 arbusti e essenze aromatiche;</p><p>·<strong>ANNO 2021</strong> – 60 Alberi e 105 arbusti, 80 bulbi di Tulipano, diversi semi di girasole;</p><p>·<strong>ANNO 2022 </strong>– 50 alberi</p><p>gran parte degli alberi sono stati acquistati presso l’Ente Foreste al vivaio Bagantinus di Decimomannu.</p><p>A coronamento di questo progetto di condivisione estendedendo la sua impronta a tutta Italia si è ideato con altri patecipanti e si parteciperà allo stesso il prossimo 27 novembre all'ultima tappa del Giro di Italia di Plogging 2022. La raccolta sarà realizzata a Cagliari anche a Pirri in Via Pirandello una delle aree recuperate dal progetto. 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